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Nozze del figlio del boss Giampà a Lamezia: da 150 imprenditori "dono" di 500 euro ciascuno agli sposi

Giuseppe Giampà

Cinquecento euro nella “busta” degli sposi. È quanto avrebbe “donato” ognuno degli oltre 150 imprenditori lametini che avrebbero partecipato al matrimonio di Giuseppe Giampà, figlio del “Professore” e reggente della cosca di “famiglia”, diventato collaboratore di giustizia subito dopo il suo arresto.

Un matrimonio che avrebbe “fruttato” oltre 500 mila euro agli sposi, che si sono presentati in chiesa a bordo di due Ferrari 360 Modena, una per lui ed una per lei.

Sono solo alcuni particolari emersi nel corso dell'udienza di ieri, nell'aula “Garofalo” del tribunale, dove si sta celebrando con rito ordinario il processo nei confronti degli imprenditori Antonio Gallo (difeso dall'avvocato Aldo Ferraro) e Francesco Cianflone (difeso dagli avvocati Stefano Nimpo e Gregorio Viscomi), che la Procura Distrettuale di Catanzaro ritiene essere intranei alla cosca Giampà, per essere stati «sistematicamente imposti» quali imprese di riferimento nei settori degli impianti elettrici, il primo, e della fornitura di calcestruzzo il secondo.

È emerso, come riporta la Gazzetta del Sud in edicola, che è vero che l'imprenditore Antonio Gallo aveva partecipato a quel matrimonio, ma che insieme a lui c'erano altri 150 imprenditori, ciascuno dei quali ha dovuto “donare” agli sposi una busta con 500 euro.

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