Sono divenuti tre gli indagati per la morte di Antonia Andali, la donna di 32 anni deceduta giovedì scorso dopo quattro giorni di febbre alta. La Procura della Repubblica di Catanzaro, oltre a due medici, ha iscritto sul registro anche l’operatore del 118 che avrebbe risposto alle richieste di intervento avanzate dalla famiglia della giovane.
Anche per l’uomo, il sostituto procuratore Stefania Caldarelli ha ipotizzato i reati di omicidio colposo e responsabilità colposa per morte in ambito sanitario. L’ambulanza non fu inizialmente inviata, come sarebbe emerso da una prima ricostruzione, perché la sala operativa avrebbe ritenuto che non fosse compito del servizio di emergenza gestire una paziente affetta da influenza.
Solo qualche ora dopo, nel pomeriggio di giovedì, l’ambulanza intervenne per soccorrere la trentaduenne, morta però poco dopo l’arrivo in ospedale. Ad avanzare la richiesta di accertare il ruolo del servizio di emergenza 118 nella vicenda, era stato l’avvocato della famiglia di Antonia Andali, Salvatore Iannone.
E intanto nella tarda mattinata di ieri è stata eseguita l'autopsia sul corpo della donna all’ospedale di Catanzaro. Il sostituto Caldarelli ha incaricato i medici legali Rocco Pistienzi e Giovanni Losanto, mentre le parti civili sono state rappresentate dal medico legale Federica Colosimo. Intanto, i funerali della trentaduenne, che ha lasciato due figli di 12 e 6 anni, si svolgeranno oggi, alle 16, nella chiesa di San Marco Evangelista di Cropani marina. Maggiori dettagli sull'edizione della Gazzetta di domani.
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