Ciò che resta del “Lido Blue Beach” è un cumulo di macerie. Quello che fino a dieci anni fa era uno stabilimento balneare, oggi è un monumento a degrado e incuria a pochi passi dal mare. Per tre volte la struttura è stata data alle fiamme, l'ultima volta nel 2008 e da allora non è più stata ripristinata, per diventare quello che è oggi: un ricettacolo di immondizia e un pericolo per la pubblica incolumità. La piattaforma di cemento su cui insiste il fabbricato è completamente squarciata, con una crepa abbastanza lunga e larga che espone al rischio di caderci dentro, se si mette un piede in fallo.
Sotto i muretti di cemento divelti, spunta della ferraglia arrugginita, altrettanto pericolosa. La parte più estrema del lido, dove un tempo c'erano le scale, oggi sconnesse, che portavano sull'arenile, è sovrastata dai pali, che sostenevano l'intelaiatura, anch'essi in parte arrugginiti e rischiosi per l'incolumità pubblica. Tutta la struttura è invasa da erbacce, disseminata di vetri e di immondizia.
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