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Gastroenterologia, liste d'attesa infinite a Vibo: reparto in tilt

L'ospedale Jazzolino di Vibo

È di venerdì mattina una delle ultime prenotazioni, molto probabilmente, finita nelle mani del responsabile della struttura semplice di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva, Antonio Chirico. Se non ci sarà un “miracolo”, lo sfortunato paziente, per poter effettuare una semplice colonscopia dovrà aspettare fino al 6 maggio del 2020. Nel frattempo continueranno a fare, legittimamente, affari d'oro le strutture sanitarie private presenti sempre più numerose su tutto il territorio calabrese.

Questi, purtroppo, sono i fatti. A nulla valgono i proclami dei responsabili della Sanità pubblica calabrese che continuano a promettere la “luna nel pozzo”. La realtà è ben diversa. Solo chi è affetto da una grave patologia e rischia la vita ogni giorno, conosce i gravi disagi che deve affrontare giorno dopo giorno per potersi garantire, guardando sempre alle proprie disponibilità economiche, cure adeguate per rallentare i processi distruttivi della malattia di cui è affetto.

Di fronte a queste problematiche esistenziali, che coinvolgono migliaia di ammalati, medici preparati e volenterosi cercano di dare il massimo. Non sempre ci riescono perché non hanno strutture adeguate dove poter svolgere, in sicurezza, la loro attività sanitaria. Questa situazione assurda la sta vivendo l'equipe della struttura di Gastroenterologia di Vibo Valentia, diretta dal dottor Chirico. Nonostante l'impegno che ci mette, insieme ai suoi colleghi, non riesce ad abbattere le liste di attesa che ormai superano i 420 giorni. La colpa non è certamente degli operatori sanitari in servizio. Con il personale di cui dispone la struttura semplice i livelli assistenziali garantiti sono di tutto rispetto.

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud - edizione di Catanzaro in edicola. 

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