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Al volante ubriaco, minaccia e aggredisce i poliziotti: un arresto a Catanzaro

Servizio impegnativo quello di lunedì sera per una pattuglia di polizia di Catanzaro che è intervenuta appena dopo le 23 in Via Carlo V, nel pieno centro cittadino, e conclusosi con l’arresto di una persona responsabile dei reati di resistenza a pubblico ufficiale, guida in stato di ebbrezza e danneggiamento.

Nel corso del servizio di controllo del territorio, gli agenti della Squadra Volante, transitando in Via Carlo V, nei pressi dell'intersezione con piazza Matteotti, hanno notato un furgone di colore rosso, il cui conducente, alla vista della polizia ha accelerato con l’evidente scopo di eludere un eventuale controllo.

Gli agenti insospettiti da tale comportamento hanno fermavano il veicolo, a bordo del quale viaggiavano tre cittadini, con lo scopo di effettuare un accertamento più approfondito. Solo l’autista, successivamente identificato per Cosimo Daniele Bevilacqua, ha dato immediatamente in escandescenze manifestando segni di insofferenza e rifiutando di declinare le proprie generalità.

Sul posto è giunta anche una pattuglia del reparto prevenzione crimine di Siderno, per ausilio alla Volante e per accompagnare i tre uomini presso gli uffici del Gabinetto provinciale di polizia Scientifica per essere sottoposti a ulteriori controlli di polizia in quanto privi di documenti di riconoscimento.

All’interno dei locali della questura il conducente del veicolo è stato invitato nuovamente a declinare le proprie generalità, ma l'uomo, oltre a mantenere la propria condotta reticente ed in evidente stato di ebbrezza alcolica, ha iniziato a minacciare i poliziotti, cercando di colpirli con calci e pugni, riuscendo a scagliare un calcio contro una porta causando la rottura della parte in vetro.

Alla richiesta della polizia di sottoporsi alla rilevazione del suo tasso alcolico l'uomo si è opposto all’esame. È stato così arrestato e trattenuto su disposizione del pm di turno nella camera di sicurezza del commissariato di Catanzaro Lido in attesa del rito per direttissimo.

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