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Vibo, certificazione allo scarico: manca nella metà dei Comuni

Impianto di depurazione

Un disastro non solo dal punto di vista funzionale, ma anche amministrativo. Su cinquanta comuni del vibonese ventisei non hanno la certificazione allo scarico perché quella vecchia è scaduta e i Comuni ancora non hanno provveduto a richiedere quella nuova alla Provincia.

Attualmente i Comuni inadempienti sono: Capistrano, Cessaniti, Fabrizia, Briatico, Mongiana, Ioppolo, Filadelfia, impianto di località “Palermi”, Pizzoni, San Gregorio D'Ippona, Mileto, Ionadi, Sant'Onofrio, Filogaso, Zungri, Nardodipace, Maierato, impianto di località “Passo”, Zambrone, impianto della frazione Daffinà, Sorianello, Gerocarne, Vazzano, Simbario, Spadola e Dinami, Francica, San Costantino. Quest'ultimo Comune si ritrova l'autorizzazione allo scarico scaduta dal 2010.

Nei cinquanta comuni vibonesi sono in funzione sessanta impianti realizzati a partire dagli anni Settanta-Ottanta. Continuano a funzionare, pur essendo obsoleti, per i milioni di euro che ogni anno i Comuni spendono per la manutenzione ordinaria e straordinaria. Pochi sono gli impianti biologici ai fanghi attivi realizzati nell'ultimo decennio. Pochi gli impianti a norma che possiedono i requisiti per avere la certificazione.

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