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Cadavere ritrovato a Simeri Crichi, ancora mistero sull'identità dell'uomo

Il luogo del ritrovamento del cadavere

È’ stato affidato questa mattina l’incarico medico legale per effettuare l’autopsia sul corpo rinvenuto ieri mattina, in avanzato stato di decomposizione, a Simeri Crichi, in località Grecia. Il sostituto procuratore Vito Valerio ha affidato l’incarico alla dottoressa Isabella Aquila, dell’Università «Magna Graecia» di Catanzaro, che procederà nei prossimi giorni con gli accertamenti necessari.

Secondo quanto ricostruito dopo il rinvenimento, avvenuto in maniera casuale tra i rovi presenti nella zona, la vittima è un uomo di circa 30 anni, di razza caucasica, ma non si hanno altri elementi. Con il cadavere non c'era alcun oggetto personale, nè documenti.

Per questo, i carabinieri della Compagnia di Sellia Marina, che conducono le indagini, hanno avviato una serie di confronti anche con i dati di persone per le quali è stata denunciata la scomparsa, ma non sono emersi elementi utili. Al momento sembra esclusa l’ipotesi che la testa, trovata poco distante dal cadavere, possa essere stata mozzata.

Gli esami hanno appurato che potrebbe essere stata staccata da animali che hanno infierito sul corpo durante il periodo, almeno un mese, in cui è stato abbandonato alle intemperie.

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