Due ore e mezza ci hanno impiegato i quattordici tir, accompagnati da un autobus e sette autovetture, che ieri mattina hanno imboccato la Statale 106 da Crotone alla volta di Catanzaro. Una sorta di dimostrazione plastica dei rischi e dei lunghi tempi di percorrenza a cui i mezzi pesanti, e non solo, sono sottoposti quotidianamente. La lunga colonna di tir è stata scortata per tutto il viaggio da un corposo dispiegamento di forze dell'ordine - Polizia e Digos - a cui si sono aggiunti, al loro arrivo a Germaneto, anche gli agenti della Polizia municipale. «Durante il percorso - ha raccontato Antonio Bevilacqua, ingegnere e progettista - siamo stati sorpassati da un'autoambulanza che è stata scortata dalla polizia per evitare di incorrere in incidenti con i tir in transito». È ciò che accade ogni giorno su quell'arteria che non a caso è stata ribattezzata “strada della morte”. Da qui la singolare manifestazione di protesta organizzata dalla Confartigianato Imprese Crotone e dal Comitato “Crotone Nuova 106 Adesso” alla quale ha aderito attivamente il sindacato autonomo Confael. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud - edizione di Catanzaro in edicola.