Pene decisamente ridotte dalla Corte d'Appello di Catanzaro per le undici persone accusate di aver fatto parte di due distinte organizzazioni che avrebbero rifornito di cocaina i giovani della “Catanzaro bene”. I giudici di secondo grado ieri mattina hanno escluso l'esistenza di una delle due ipotizzate associazioni di cui avrebbero fatto parte Antonio Gualtieri, Giuseppe Barbuto e Massimo Purcaro (assolti per questo specifico capo di imputazione). Cadute le accuse più pesanti anche per l'appuntato dei carabinieri, attualmente sospeso dal servizio, Mario Russo. I giudici lo hanno riconosciuto colpevole di un solo capo di imputazione relativo a un unico episodio di lieve entità e condannato a un anno e un mese di reclusione concedendo la sospensione della pena (in primo grado sette anni e tre mesi). Questa la sentenza emessa ieri dalla Corte di appello di Catanzaro, presidente Caterina Capitò, a latere Angelina Silvestri e Assunta Maiore: Antonio Scozzafava 4 anni e 8 mesi di reclusione (in primo grado a nove anni), Giovanni Russo 5 anni e 4 mesi (in primo grado era stato condannato a nove anni e cinque mesi), Liciu Gheorghe 1 anno e due mesi (in primo grado 1 anno e nove mesi), Domenico Rubino, 2 anni, 8 mesi e 10mila euro di multa ( in primo grado a sei anni), Alessio Gennaro Spagnolo 4 anni di reclusione e 2mila euro di multa (in primo grado a sei anni), Antonio Gualtieri 2 anni, 8 mesi ,venti giorni di reclusione e 700 euro di multa (in primo grado a sette anni e sei mesi), Massimo Purcaro 3 anni, quattro mesi e 600 di multa (in primo grado a quattro anni e sei mesi), Giuseppe Barbuto, tre anni, 4 mesi di reclusione e 2.200 euro di multa (in primo grado a otto anni e sei mesi), Maurizio Colicchia 1 anno e tre mesi di reclusione (in primo grado a un anno e nove mesi), Santo Grande 1 anno, 3 mesi di reclusione e 2.150 (in primo grado a un anno e nove mesi). L'articolo completo nell'edizione odierna di Catanzaro della Gazzetta del Sud.