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Ponte Morandi di Catanzaro, i tecnici dell'Unical a lavoro per indagare il sottosuolo

Circolazione a singhiozzo e corposo dispiegamento di personale Anas a presidio del “sorvegliato speciale” per la campagna di indagine geognostica effettuata ieri ai piedi del ponte Morandi.

Le maggiori criticità per gli automobilisti in transito sulla principale arteria di collegamento in entrata e in uscita dalla città si sono registrate durante il pomeriggio, quando le attività di analisi da parte dei tecnici sono entrate nel vivo. Seppur silenti i lavori preparatori alla verifica programmata da Anas, che sta effettuando i lavori di manutenzione sull'imponente infrastruttura, sono infatti iniziati già a partire dalle prime ore della giornata e concentrati al di sotto dell'arcata del ponte.

Qui gli studiosi del dipartimento di Ecologia, Biologia e Scienze della Terra dell'Università della Calabria, con cui Anas ha sottoscritto una convenzione, sono entrati in azione intorno alle 9 con il supporto di una squadra di rocciatori che attrezzati di fune e perizia si sono calati lungo le pendici del versante collinare fino a valle del fiume.

Gli specialisti dei lavori ad alta quota sono stati incaricati di distendere da un versante all'altro delle due colline, che separano il centro storico dai quartieri ad ovest della città, un cavo collegato a sensori in grado di rilevare e registrare le vibrazioni provenienti dal sottosuolo.

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