Sulle tracce di Rosario e Salvatore Manfreda, rispettivamente padre di 67 anni e figlio di 35 anni, scomparsi il giorno di Pasqua, ci sono anche i cani molecolari.
Sono arrivati dopo che nella notte tra martedì e mercoledì scorso è stata ritrovata l'auto dei due scomparsi. Il fuoristrada, completamente carbonizzato, è stato individuato dagli stessi carabinieri, in località Caravà, nelle campagne vicino l'abitato di San Mauro Marchesato.
Una dinamica tipica della criminalità organizzata, riporta a Gazzetta del Sud in edicola, che potrebbe essere dietro la scomparsa dei due allevatori. Sembra essere questa la pista privilegiata dagli investigatori che, coordinati dal sostituto procuratore Alessandro Rho, non trascurano nessuna altra ipotesi. Il caso peraltro sembra destinato a passare alla Dda.
Nel frattempo sono in corso i rilievi scientifici sui resti della Ford Maverick di colore nero dei due allevatori. Nel mentre sono all'opera le unità cinofile molecolari, arrivati appositamente da Firenze. Sono esemplari addestrati ad hoc per la ricerca di persone. Si tratta di cani dotati di un grande potere olfattivo, in grado di seguire una pista umana, la scia di odore, puzza, o profumo, di chi è appena passato, ma anche di un individuo che è passato da un certo luogo parecchio tempo prima.
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