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Catanzaro, maxi truffa dei carburanti: chiesto il processo per tredici - I nomi

Maxi truffa carburanti

Sono tredici le richieste di rinvio a giudizio avanzate dalla Dda di Catanzaro per altrettante persone coinvolte nell'inchiesta “Oro nero” che ha svelato una maxi frode sui carburanti gestita da un'organizzazione calabro-pugliese. La richiesta, firmata dal procuratore Nicola Gratteri, dall'aggiunto Vincenzo Capomolla e dal sostituto Debora Rizza, è stata affidata al gup Paola Ciriaco che ha fissato l'inizio dell'udienza preliminare per il prossimo 2 maggio.

L'operazione era scattata il 31 maggio del 2017 quando scattò l'inchiesta “Oro nero”, sfociata nel sequestro di beni per quasi 2 milioni di euro e nell'esecuzione di dieci misure cautelari da parte delle Fiamme Gialle. Secondo l'accusa, una presunta associazione a delinquere avrebbe sottratto gasolio agricolo all'accertamento e al pagamento dell'accisa, destinandolo a usi soggetti a maggiore imposta, avvalendosi di fatture per operazioni inesistenti. Il gruppo avrebbe impiegato proprie autocisterne, mettendo a disposizione depositi e garage e somme di denaro, mantenuto rapporti con i principali fornitori di gasolio, organizzato trasporti avvalendosi di autisti “fidati” e fornito indicazioni su luoghi di consegna o stoccaggio del carburante.

Promotori ed organizzatori del sospetto gruppo criminale sarebbero stati Vincenzo Albanese, 46 anni, e Francesco Mancuso, 35 anni. L'associazione viene contestata anche a Luigi Rotondaro, 56 anni; Francesco Aiello, 56 anni; Valentino Tasca, 49 anni; Luigi Bertolini, 62; Arturo Giuseppe Corrado, 75 anni; Biagio Maurizio La Torraca, 55 anni; Laura Stavale, 40 anni, e Massimo Mattei, 57 anni. Violazioni di natura fiscale a Domenico Marinuzzi, 59 anni; Paolo Esposto, 35, e Matteo Stelluti, 61.

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud - edizione di Catanzaro in edicola. 

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