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Fuochi d'artificio tenuti illegalmente in sacrestia, denunciato priore a Mileto

Otto batterie da 100 colpi, un’altra da 150, persino un mortaio. È quanto i carabinieri della stazione di Francica hanno rinvenuto all’interno dei locali pertinenti il Santuario di Maria Santissima della Cattolica a Mileto in seguito a una perquisizione effettuata nel corso degli appositi festeggiamenti civili della ricorrenza religiosa.

Una festa che poteva anche avere conseguenze drammatiche. L’intervento dei militari, scattato a seguito di alcune deflagrazioni udite a distanza, è servito ad evitare incidenti perché nella sacrestia del Santuario è stata praticamente scoperta una sorta di riserva di prodotti pirotecnici detenuti illegalmente e di dubbia provenienza.

Il materiale esplodente, destinato ai fuochi d’artificio che avrebbero dovuto concludere i festeggiamenti, in possesso del Comitato organizzatore, è risultato privo di autorizzazioni.

Nessuno ha poi saputo fornire indicazioni circa la provenienza dei prodotti, per cui oltre alla detenzione abusiva di materiale esplodente, nei confronti del priore del Comitato festa della Madonna Santissima della Cattolica è scattata la denuncia a piede libero per ricettazione.

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