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Trovata l'auto delle due persone scomparse tre giorni fa a Vibo Valentia

E' stata ritrovata nei pressi del bivio Angitola, poco distante dallo svincolo autostrale di Pizzo, l'autovettura di Bartolomeo Arena, 43 anni di Vibo, del quale non si hanno più notizie dal pomeriggio del 30 aprile. A bordo della vettura - una Toyota IQ bianca - si trovava anche Francesco Antonio Pardea, di 32 anni, anch'egli di Vibo, del quale si è anche persa ogni traccia. L'auto è stata trovata regolarmente chiusa e senza alcun particolari segni. Dei due uomini, nonostante il trascorrere delle ore, non arriva alcun segnale e, nel frattempo, la Prefettura di Vibo ha attivato il piano territoriale per la ricerca delle persone scomparse.

Con il passare del tempo e soprattutto con la mancanza di notizie da parte dei due uomini dei quali si è persa ogni traccia si rafforza sempre di più l'ipotesi investigativa che Pardea (sorvegliato speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno a Vibo Valentia, che ha già scontato delle condanne per associazione mafiosa ed estorsione aggravata dal metodo mafioso) e Arena (ventuno anni fa rimasto coinvolto in una sparatoria nella piazza principale di Vibo) possano essere rimasti vittima della lupara bianca.

Un sospetto, quest'ultimo, che ha aleggiato sulla vicenda sin da subito, ovvero dal momento in cui i familiari hanno denunciato la scomparsa ai carabinieri. Comunque sia, fermo restando che i due possano essersi resi irreperibili volontariamente, le indagini proseguono in tutte le direzioni nel tentativo di riuscire ad accertare la chiave di lettura della duplice sparizione.

Un punto di partenza importante perché se il silenzio dovesse continuare ad avvolgere l'assenza di Pardea e Arena, allora ci sarebbe da capire quali siano state le dinamiche criminali che potrebbero aver innescato la "trappola" della lupara bianca. Insomma con il passare delle ore il quadro attorno alla scomparsa si fa sempre più pesante.

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