Un fenomeno che preoccupava e preoccupa, perché se si facesse la conta delle armi ritrovate nei luoghi e nei nascondigli più disparati da polizia e carabinieri ci sarebbe da pensare che il Vibonese sia pronto a dissotterrare l'ascia di guerra e marci spedito verso qualche conflitto.
Una provincia sempre più armata, scrive la Gazzetta del Sud in edicola, dove anche armi importanti, come i kalashnikov, si trovano a ogni piè sospinto, tutti perfettamente funzionanti, ben oliati e occultati molto spesso con il relativo munizionamento. Insomma paese o abitazione che vai, mitraglietta, pistole, fucili o munizioni che trovi.
Un inquietante adagio la cui dimostrazione plastica è l'ultimo armamentario - beninteso solo in ordine di tempo - rinvenuto dai carabinieri a San Calogero. In questo caso da una intercapedine sono saltati fuori l'immancabile fucile d'assalto kalashnikov AK M70, caricatori bifilari e munizioni, complessivamente trenta calibro 7,62. Ma non è tutto perché sorprese ha riservato anche un vecchio frigorifero, a suo volta sepolto sotto un cumulo di rifiuti, al cui interno è stata trovata una pistola Beretta calibro 9, due caricatori e 48 munizioni calibro 9x21. Logicamente le armi rinvenute sono state sequestrate mentre un 72enne del luogo è stato denunciato a piede libero dai militari della Stazione di San Calogero per detenzione illegale di armi e munizioni e per detenzione abusiva di arma da guerra.
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