Due incognite per lo stesso servizio. Da un lato le incertezze sulla gestione del depuratore nel medio periodo, dall'altro le lentezze che caratterizzano la fase di appalto del revamping dell'impianto di località Verghello.
La gestione in scadenza il prossimo 30 giugno, come riferito ieri su queste colonne, rischia di restare senza un “seguito” vista l'assenza di un bando ma anche considerati i difficili rapporti tra la ditta Soteco, che lo ha attualmente in carico, e il Comune, tali da mettere in serio dubbio l'ipotesi di una proroga che tamponi la fase di transizione.
Ma nel lungo periodo resta ancora tutta da sbloccare l'impasse che caratterizza anche il futuro dell'impianto, quel revamping - un potenziamento - chiamato a mettere una pezza all'impossibilità di costruire un nuovo depuratore in seguito all'annullamento della gara. Il problema in questo momento viaggia lungo l'asse Palazzo De Nobili-Cittadella regionale, alla luce della lettera che il sindaco Sergio Abramo ha scritto al direttore generale della Regione - settore depurazione delle acque - Domenico Pallaria, per ribadire che l'amministrazione comunale «ha trasmesso alla Cittadella, lo scorso 9 aprile, la delibera di giunta e il progetto di fattibilità tecnica ed economica per il revamping del depuratore di località Verghello».
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