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Paura per una donna scomparsa a Vallelonga: ritrovata in stato confusionale

Era in stato confusionale, ma in buone condizioni di salute, la donna scomparsa ieri pomeriggio nel comune di Vallelonga dove risiedeva. Rita Carnovale, vedova di 58 anni, originaria di San Nicola da Crissa e residente nel comune di Vallelonga, è stata trovata in località “Crescenzo” in territorio del Comune di San Nicola da Crissa.

Al momento di essere soccorsa la donna presentava qualche difficoltà nei movimenti, forse perché ancora intirizzita dal freddo della notte, ma le sue condizioni di salute generale erano buone. La sua scomparsa era stata segnalata ieri in seguito ad una denuncia presentata ai carabinieri dai figli, allarmati dal fatto che la donna, dopo essere uscita da casa per fare una passeggiata, al calar delle tenebre non aveva fatto ancora ritorno.

Sulle sue tracce si erano messi stamani di buon’ora i carabinieri della stazione di San Nicola da Crissa insieme a quelli della compagnia di Serra San Bruno, diretti dal capitano Marco Di Caprio. Alle ricerche hanno partecipato anche i vigili del fuoco di Vibo Valentia, coadiuvati da quelli del distaccamento di Serra San Bruno. Inoltre la prefettura di Vibo Valentia, al fine di pervenire in tempi brevi al ritrovamento della donna, aveva attivato il Piano Provinciale per la ricerca delle persone scomparse.

Dopo alcune ore di ricerche, effettuate con l’impiego di tecniche Tas (topografia applicata al soccorso) con l’utilizzo di un’unità di comando locale, i ricercatori sono pervenuti all’individuazione della donna la quale si era allontanata da Vallelonga attraverso le campagne in direzione del comune di San Nicola da Crissa, probabilmente senza rendersi conto che, così facendo, avrebbe perduto la via del ritorno.

Rita Carnovale ha trascorso la notte all’addiaccio, sola e confusa senza nemmeno poter chiedere aiuto a qualcuno dal momento che il sopraggiungere della notte l’ha sorpresa in uno stato di totale disorientamento in un luogo isolato e poco frequentato. Fortunatamente è stata rintracciata e rifocillata per tempo prima che le sue condizioni psichico-fisiche potessero subire un peggioramento.

L’intuito e anche le indicazioni di qualche testimone oculare, che avrebbe visto la donna inoltrarsi per quelle contrade, hanno contribuito ad accelerare i tempi del suo ritrovamento, agevolato anche dall’intensità delle ricerche e dall’impiego di personale specializzato nelle ricerche di persone scomparse. Dopo il ritrovamento la donna è stata trasferita presso l’ospedale di Vibo Valentia dove i medici le hanno prestato le prime cure.

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