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Chiesa di Piedigrotta, la Cassazione dice no a ulteriori esborsi del Comune di Pizzo

Corte di Cassazione

La prima sezione civile della Corte di Cassazione mette la parola fine sul lungo e tortuoso iter giudiziario relativo al valore della Chiesa di Piedigrotta di Pizzo e alla liquidazione dell'indennità spettante alla signora Teresa Balotta, madre dell'ex sindaco Fernando Nicotra.

I giudici della Suprema Corte (presidente Francesco Tirelli e relatore Clotilde Parise) hanno infatti rigettato il ricorso presentato dalla famiglia Balotta attraverso il legale di fiducia, l'avvocato Gianfranco Comito, condannando la parte ricorrente alla rifusione delle spese di giudizio di legittimità liquidate in 5mila euro più 200 euro di esborsi oltre agli accessori di legge. Nei fatti si tratta di una vittoria per il Comune di Pizzo che aveva resistito in giudizio attraverso gli avvocati Raimondo Garcea e Giuseppe Sardanelli.

La vicenda riguarda una procedura di esproprio di un immobile di proprietà della famiglia Balotta sul quale insiste la Chiesa di Santa Maria di Piedigrotta, ritenuto un monumento di altissimo valore artistico e storico. Inizialmente, la signora Balotta aveva donato la chiesa al Comune di Pizzo che però non aveva prodotto alcun atto per recepire la donazione.

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