Dieci giorni di tempo per dare una risposta sull'affaire “Safe City”. Il conto alla rovescia è già partito ieri per il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo, destinatario di un'interpellanza a risposta scritta presentata da otto consiglieri comunali di opposizione Gianmichele Bosco, Nicola Fiorita, Sergio Costanzo, Fabio Celia, Cristina Rotundo, Roberto Guerriero, Libero Notarangelo e Lorenzo Costa.
Il documento depositato ieri a Palazzo De Nobili impone infatti una precisa scadenza entro la quale fornire una risposta scritta alle istanze in esso contenute. Nel dettaglio, gli esponenti dei gruppi Cambiavento, Fare per Catanzaro, Pd e Socialisti e Riformisti chiedono ad Abramo di chiarire la sua posizione rispetto al progetto del mega impianto di videosorveglianza che nel 2013 si pensava avrebbe coperto tutta la città e sarebbe stato gestito dalla società israeliana Bunkersec ltd.
Proprio gli aspetti procedurali di questo progetto, propedeutici all'appalto, sarebbero poi finiti al vaglio della Procura che avrebbe iscritto nel registro degli indagati l'allora Giunta guidata proprio da Abramo.
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