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Mare sporco a Catanzaro, l'opposizione incalza la giunta: colpa del depuratore

Se il buongiorno si vede dal mattino la stagione estiva non sembra essere iniziata sotto i migliori auspici. Il primo week end di caldo riaccende la polemica sulla pulizia del mare e sul funzionamento del malconcio impianto di depurazione di Verghello. Da anni sul banco degli imputati ma completamente scagionato dall'assessore ai lavori pubblici, Franco Longo, dal consigliere comunale di Catanzaro da vivere, Antonio Ursino, dal capo di gabinetto Antonio Viapiana e dal dirigente del settore gestione del territorio Guido Bisceglia che venerdì hanno effettuato un sopralluogo certificando «l'efficienza dell'impianto».

Le chiazze marroni che anche ieri sono comparse a pochi metri dalla battigia di Lido, secondo la delegazione di Palazzo De Nobili come scrive la Gazzetta del Sud in edicola, sarebbero dovute alle «condizioni igieniche non ottimali» del fiume Corace. Una ricostruzione che non ha convinto affatto l'opposizione.

«Il sindaco Sergio Abramo - tuona l'esponente di Fare per Catanzaro Fabio Celia - non può più prendere in giro i catanzaresi e i pochi turisti che arrivano nel capoluogo di regione. Pochi, proprio perché proprio Abramo etichetta Catanzaro, e nello specifico il quartiere marinaro, come città non adatta al turismo. Una vocazione che, sempre secondo il sindaco, non appartiene alla città, ma la responsabilità principale è proprio la sua».

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