Falso in atto pubblico: questa l'accusa per la quale la procura della Repubblica di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio di Ciro Indolfi, direttore responsabile dell'Unità operativa di cardiologia - Emodinamica del Policlinico universitario di Catanzaro, e di Caterina De Filippo, in qualità di direttore sanitario del Policlinico all'epoca dei fatti.
I due avrebbero modificato un documento per attestare falsamente la partecipazione di Indolfi ad una riunione regionale di coordinamento relativa alla "Rete Sindrome Coronarica Acuta" programmata per il 7 maggio 2014, alterando la data. A denunciare il fatto è stato l'avvocato Luca Occhionorelli, il cui padre Antonio morì nell'Utic del Policlinico di Catanzaro il 9 maggio 2014, dopo quattro giorni di degenza. Il legale aveva sollevato censure sulla documentazione fornita dal Policlinico ″per dimostrare l'assenza dal reparto di Indolfi il 7 maggio 2014.
Sulla morte di Antonio Occhionorelli intanto è in fase dibattimentale il processo a carico di Pasquale Mastroroberto, cardiochirurgo nel Policlinico e Luigi Irrera, Pasquale Napoli e Giuseppina Mascaro, medici cardiologi in servizio nel reparto Utic.
Per quanto riguarda Indolfi, i legali della famiglia Occhionorelli, si sono opposti alla terza richiesta di archiviazione, dopo che la prima era stata immediatamente ritirata a seguito di opposizione della famiglia Occhionorelli e la seconda riproposta ma non accolta dal Gip che aveva disposto ulteriori indagini finalizzate alla verifica della presenza di Indolfi nel reparto l'8 maggio 2014. Sulla terza opposizione alla richiesta di archiviazione, l'udienza davanti al gip è fissata per il 10 luglio.
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