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Viaggio nell'ospedale di Tropea, fra medici in emergenza e corridoi deserti

Ospedale di Tropea

Non ci sono solo le carenze strutturali dell’ospedale Jazzolino a indicare lo stato comatoso della sanità vibonese ma pure una cronica carenza di medici che non permette più di assicurare un’adeguata assistenza.

In fondo a lanciare l’allarme nei giorni scorsi sono stati i sanitari del reparto di Ostetricia e Ginecologia che hanno inviato una lettera non solo all’Azienda sanitaria ma pure alla Procura della Repubblica tirandosi fuori da ogni responsabilità qualora dovesse accadere qualcosa nell’ambito delle proprie prestazioni.

E se l’allarme parte da una delle divisioni dove attualmente sono in servizio nove unità, proviamo ad immaginare cosa effettivamente può accadere in quei reparti ancora più intasati come Chirurgia e Ortopedia.

La carenza dei medici si respira nell’aria allo Jazzolino e il malcontento che monta di giorno in giorno si coglie non solo tra i pazienti ma soprattutto tra gli stessi familiari costretti a sopperire alla carenza di assistenza dei loro cari con turni in reparto e negli ambulatori. Una situazione a dir poco preoccupante al punto che c’è persino chi invoca la chiusura della struttura: «In queste condizioni inutile andare avanti».

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