«Sospensione, non chiusura». Il direttore generale facente funzioni dell'Azienda sanitaria provinciale Maria Bernardi precisa che l'attività dell'Unità operativa di Medicina nucleare presso l'Ospedale San Giovanni di Dio di Crotone è stata solo sospesa temporaneamente a causa dell'inadeguatezza dei locali. «Mancano gli spazi “caldi” dove deve sostare il paziente irradiato. E le prestazioni sono molto aumentate. Per la sicurezza degli operatori e dei pazienti è stato necessario sospendere l'attività: sarà ripresa appena disponibili nuovi locali dotati di nuove attrezzature». Alla domanda "quando?" la risposta è sempre la stessa: «Ci dev'essere l'approvazione del decreto Calabria - spiega - siamo in un momento di incertezza, ci vorrà tempo». L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud - edizione di Catanzaro in edicola.