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Illeciti nella gestione della Sacal, chiesta condanna per l'ex sindaco di Lamezia Mascaro

Paolo Mascaro

Il pubblico ministero di Lamezia, Marta Agostini, ha chiesto la condanna di tutti e tre gli imputati, che hanno scelto di essere processati con il rito abbreviato, rimasti coinvolti nell'operazione "Eumenidi", inchiesta contro una presunta gestione illecita della Sacal, società che gestisce i tre scali calabresi.

Si tratta dell'ex sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro, del dipendente Sacal Francesco Buffone e dell'imprenditore catanzarese Giuseppe Gatto: per loro il pm ha chiesto una pena di 5 mesi e 10 giorni di reclusione.

Nell'udienza di oggi hanno concluso anche le parti civili: Sacal, rappresentata dall’avvocato Michele Cerminara, il Comune di Lamezia Terme con l’avvocato Caterina Restuccia e la Regione con l’avvocato Rosario Gioffrè. L’udienza è stata rinviata all’8 luglio per le discussioni dei difensori degli imputati.

Per gli imputati l’ipotesi è quella del reato di abuso d’ufficio. In particolare all’ex sindaco Mascaro viene contestato l’abuso d’uffico per la nomina di Emanuele Ionà come consigliere amministrativo della Sacal; a Gatto la nomina di Pierluigi Mancuso a direttore generale della Sacal e a Buffone per la vicenda relativa a garanzia giovani. Il processo dovrebbe concludersi tra due settimane.

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