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Sarebbero gli autori di una rapina a Vibo Marina, tre arresti

Un anno di tempo per concludere l'attività investigativa, ma soprattutto per acquisire prove in grado di supportare una richiesta di custodia cautelare. Obiettivo centrato dalla Squadra mobile di Vibo Valentia che, lunedì pomeriggio, in esecuzione di un'ordinanza emessa dal gip su richiesta della Procura, ha proceduto all'arresto di tre uomini di Vibo Marina e Portosalvo.

Indagati che sarebbero stati, ricoprendo vari ruoli, autori e co-autori della rapina aggravata compiuta il 29 luglio 2018 a Vibo Marina ai danni della proprietaria di un supermercato di Zambrone.

In particolare in carcere sono finiti Rosario Pardea, di 45 anni  il quale, secondo l'accusa, avrebbe aggredito alle spalle  la donna non esitando a sferrarle un pugno in pieno viso nel momento in cui la malcapitata cercava di guardare in faccia chi la colpiva; Michelino Scordamaglia, 44 anni di Vibo Marina, che avrebbe svolto il compito di palo accompagnando in auto Pardea sul luogo della violenta aggressione culminata nella rapina della borsetta della donna contenente l'incasso della mattinata (oltre 6mila euro). Pardea e Scordamaglia hanno entrambi precedenti per reati contro il patrimonio.

Ai domiciliari è invece finito Giacomo Pietro Colace, 52 anni di Portosalvo il quale sarebbe stato il basista del colpo informando il pardea dell'arrivo della donna a Vibo Marina e studiandone gli orari. Un lavoro per gli inquirenti agevolato dal fatto che la figlia di Colace - la quale è risultata all'oscuro di tutto, anzi con le sue dichiarazioni ha consentito alla Polizia di mettere dei punti fermi - fosse una dipendente del market.

I particolari dell'attività sono stati resi noti dal questore di Vibo Annino Gargano - il quale ha sottolineato la gravità del gesto - nel corso di una conferenza stampa alla presenza del capo della Mobile Giorgio Grasso, del vice Davide Lamanuzzi e del dirigente delle Volanti, Vincenzo Saitta.

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