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Famiglia aggredita a Vibo, si stringe il cerchio: fermati tre pregiudicati

Un sabato sera di ordinaria follia a Vibo quello appena trascorso. Una rapina che in pochi istanti si è trasformata in un pestaggio contro un'intera famiglia scatenando attimi di panico nel pieno centro del capoluogo. Ma ha chiuso subito il cerchio la Polizia e nella notte sono stati eseguiti tre fermi: in carcere sono finiti Luigi Federici, 21 anni; Domenico Camillò e Giuseppe Suriano, 25 anni, tutti di Vibo Valentia, accusati di rapina aggravata e lesioni. E a Federici è stata anche contestata la detenzione di arma clandestina, scoperta nella notte durante la perquisizione dentro un suo borsello.

Tutto è iniziato davanti all'American bar, un locale a due passi dalla centrale piazza Municipio, dove i tre hanno aggredito e rapinato un sedicenne, passando poi alla violenza sul padre e la madre del ragazzo che si erano recati sul posto.

A ricostruire la vicenda la Squadra Mobile, guidata da Giorgio Grasso, e l’Ufficio Volanti, diretto da Vincenzo Saitta, che anche grazie all'ausilio delle telecamere installate nella zona, sono risaliti agli autori del violento pestaggio che ha fatto finire la famiglia in ospedale con contusioni e fratture varie per una prognosi dai 15 ai 30 giorni. In particolare, per come spiegato nel corso della conferenza stampa tenutasi in mattinata in Questura - hanno preso parte il procuratore facente funzioni Filomena Aliberti e il sostituto procuratore Ciro Lotoro - il minorenne si trovava a transitare di fronte all’American Bar dove è stato i tre giovani per futili motivi lo hanno violentemente aggredito e quindi rapinato. Da qui la fuga del sedicenne che si sarebbe riparato nei pressi della vicina biblioteca comunale, prima di andare a chiedere aiuto ai genitori che si sono recati in piazza, trovando i presunti aggressori, per farsi restituire il borsello strappato al figlio; scatenando la furia dei tre che hanno fatto finire i coniugi in ospedale.

Violenza ripresa dalle telecamere che la Polizia acquisito e che insieme alle testimonianze ha portato al fermo disposto dalla Procura nei confronti dei tre giovani. Durante le perquisizioni effettuate in nottata sono stati rinvenuti alcuni degli abiti che si ipotizza siano stati usati nella sera dell'aggressione e sulle scarpe sono state anche trovate tracce di sangue che adesso di trovano al vaglio della Scientifica per ulteriori accertamenti. Ua pistola calibro 7,65 con matricola abrasa con diverse cartucce dello stesso calibro dentro un borsello é stata inoltre trovata a casa di  Federici.

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