Sul piazzale dell'ospedale di Crotone un grande cartello: “Ministro Grillo basta una firma per il nuovo pronto soccorso”. Attorno si alternano primari e facenti funzione, responsabili di servizio, dirigenti medici, infermieri, amministratori pubblici, dirigenti sindacali ed esponenti delle associazioni, cittadini.
È la protesta organizzata dal sindacato autonomo Fials che conduce la sua battaglia per contestare la paradossale vicenda per cui è bloccato il progetto (approvato da Regione e Asp; finanziato con 1 milione e 300 mila euro; bando pubblicato e lavori aggiudicati) per la costruzione del nuovo Pronto soccorso, che sostituirà la struttura vecchia e inadeguata all'interno della quale si svolge il servizio («provvisoriamente» era stato assicurato nel 2002!) dell'attuale Pronto soccorso. La Fials ha scoperto che i lavori non vengono avviati perché dal settembre 2018 il fascicolo accumula polvere su un tavolo del ministero, aspettando da 10 mesi che apponga l'ultima firma necessaria il ministro Grillo o un direttore generale.
Al Pronto soccorso dell'Ospedale civile San Giovanni di Dio si rivolgono alla bisogna i 175.351 cittadini residenti nei 27 comuni della provincia di Crotone. È un servizio decisivo. Per questo sono presenti davanti al gazebo i sindaci di 9 comuni: Parise (Mesoraca), Nicolazzi (Petilia Policastro), Giordano (Santa Severina), Barberio (Scandale), Cozza (Verzino), Amato (Carfizzi), Bilotta (Roccabernarda), Lorecchio (Pallagorio), Costantino (delegato da Belcastro, Cotronei).
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