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Controlli fiscali a Vibo, contestati a 50 marittimi redditi non dichiarati per 3 milioni

Nell'arco di tre anni, non presentando il modello 730 o il Modello unico persone fisiche, pur essendo inseriti in uno scaglione di reddito a maggiore aliquota di tassazione (Irpef), avrebbero indebitamente beneficiato di aliquote d'imposta più basse.

Andazzo che avrebbe dato vita a un'evasione fiscale di ben 3 milioni di euro. A scoprire il "buco" nelle casse dello Stato sono stati i finanzieri del Gruppo di Vibo Valentia al termine di controlli fiscali nei confronti  di 50 marittimi, principalmente imbarcati su navi da crociera, da pesca o commerciali, alcune delle quali in navigazione anche nelle acque del litorale vibonese.

Da quanto emerso i 50 marittimi nelle varie annualità di imposta, pur percependo una pluralità di redditi, elargiti da più datori di lavoro, ovvero Enti previdenziali e assistenziali, ne avrebbero omesso la dichiarazione al fisco. Dal canto loro i datori di lavoro non conoscendo i redditi complessivamente percepiti dai loro dipendenti, corrisposti anche da altri soggetti, erogavano le retribuzioni applicando ritenute d'acconto per importi inferiori a quelli dovuti.

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