Con l’accusa dell’omicidio di Consolato Ingenuo sono stati fermati Ivan Rudic (autotrasport atore di 34 anni, di nazionalità serba) e Mihai Apopei (meccanico di 50 anni, di origine romena). Dopo le disposizioni di fermo, il colonnello Pierluigi Solazzo, comandante provinciale dei Carabinieri di Bologna, ha dichiarato: "Sui motivi stiamo conducendo più approfonditi accertamenti; apparentemente sembrerebbe un motivo futile, ossia una litigata finita male, ma non escludiamo, in questo stato delle indagini, che ci possa essere dell’altro. La nostra attività è partita dal ritrovamento dell’autovettura, che in sé poteva apparire un elemento insignificante. In realtà, l’esame delle circostanze di tempo e di luogo, combinata alla conoscenza del territorio e al rapporto con i cittadini ha fatto sì che scattasse immediatamente il sentore di qualcosa che non era così come ci era stato raccontato dagli attori in campo".
L’auto del romeno era stata ritrovata martedì nei pressi del dirupo dove, il giorno seguente, sarebbe poi stato ritrovato il cadavere. La vettura presentava tracce ematiche nel bagagliaio: il proprietario si giustificava dicendo che si trattava di sangue animale perché poco prima aveva impattato contro un capriolo. Dalle analisi effettuate, invece, il sangue è risultato essere umano. Secondo una prima ricostruzione da parte degli inquirenti, Consolato Ingenuo e i due fermati si trovavano in un bar, dove avrebbero avuto un’accesa discussione (come raccontato da alcuni testimoni e confermato dalle telecamere di sicurezza del bar).
Probabilmente la lite è proseguita con un violento pestaggio di cui Ingenuo sarebbe rimasto vittima: il cadavere poi è stato trasportato nel bagagliaio dell’auto per essere abbandonato in un dirupo. Nel tragitto, il conducente-forse a causa del suo stato di ebrezza-avrebbe poi perso il controllo dell’autovettura, impattando contro una fioriera: il mezzo non ripartiva, ragion per cui l’auto è stata lasciata sulla strada. Si tratta, comunque, ancora di un’ipotesi: l’autopsia darà risposte più certe.
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