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Lamezia, minacce al direttore di Avvenire Calabria don Davide Imeneo

"L'ufficio comunicazioni sociali della Diocesi di Lamezia Terme, la direzione e la redazione di 'Lamezia Nuova', esprimono solidarietà a don Davide Imeneo, destinatario di una missiva con minacce e frasi cariche di odio". E' quanto si legge sul sito di "Lamezia Nuova", il periodico di informazione della Diocesi di Lamezia Terme. "Una vicenda - prosegue - che suscita preoccupazione, per il clima di violenza verso i giornalisti e tutti coloro che cercano di portare avanti un'attività di informazione cristiana libera e senza compromessi. Siamo vicini ai colleghi de 'L'Avvenire di Calabria', incoraggiamo don Davide e tutta la redazione ad andare avanti nella loro missione a servizio della Chiesa in Calabria".

"L'Avvenire ha dato notizia della lettera intimidatoria recapitata a don Davide Imeneo, direttore de L'Avvenire di Calabria e dell'Ufficio di Comunicazioni Sociali della Diocesi di Reggio Calabria-Bova. L'UCSI Calabria esprime la propria vicinanza al presule e a quanti, occupandosi di informazione, sono vessati da atteggiamenti faziosi e violenti". È quanto si legge in una nota che prosegue: "Stare vicino, senza se e senza ma. Stare vicino è la prima missione di una realtà ecclesiale, di una parola di buon annuncio, di chi si spende nella missione di accompagnare gli addetti alla comunicazione, nella preghiera costante e nelle attività. Consapevoli di servire chi vive la difficoltà di essere lievito che si mescola per far fermentare la pasta e lucerna che non si nasconde perché illumini le cose buone a lode e gloria del Padre".

Stare vicini a chi è ferito dalla parola, perfino a chi ferisce la Parola. Essere al servizio di una parola che edifica, perché è vera, perché è nella carità: il modo, la via migliore della verità. Rimanere dentro l'ultima beatitudine che tutte le comprende: beati voi quando vi insulteranno... per causa mia... perché questo è il prezzo, ma anche la prova della profezia. Beati: sarete sereni. Questa è la serenità che auguriamo e che già riconosciamo in don Davide, al quale esprimiamo la nostra vicinanza a fronte dei messaggi ricevuti e grati per il suo servizio di direttore del settimanale diocesano L'Avvenire di Calabria e dell'ufficio comunicazioni sociali".

Apprendiamo dalla stampa che don Davide Imeneo, sacerdote, direttore de 'L'Avvenire di Calabria' e dell'Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi Reggio-Bova, ha ricevuto pesanti minacce di morte attraverso un biglietto firmato da parte di un gruppo non meglio identificato come Riscossa Arcobaleno". È quanto afferma in una nota Francesco Marrara, portavoce "Generazione Famiglia" circolo di Reggio Calabria. "I 'Tua madre doveva abortirti. Ti abortiremo noi. Prete di merda' - prosegue - sono le parole cariche di odio e di violenza che il sacerdote si è visto recapitare probabilmente colpevole di aver sostenuto pubblicamente posizioni a favore della famiglia naturale e della vita in perfetta continuità e coerenza con gli insegnamenti della Chiesa Cattolica. Non possiamo tacere la nostra preoccupazione di fronte a tale brutale gesto frutto di un clima di intolleranza da sempre alimentato da frange ideologizzate del mondo progressista le quali, invece di cercare un confronto civile, continuano a demonizzare in maniera esasperante chiunque abbia un pensiero diverso. Nell'attesa che la magistratura faccia chiarezza sull'episodio, ci auguriamo che i toni possano presto raffreddarsi per un confronto rispettoso della pluralità delle opinione e della dignità delle persona. A don Davide Imeneo va la nostra piena solidarietà e tutto il sostegno della comunità di "ProVita&Famiglia", già Generazione Famiglia".

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