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Disagi idrici a Tropea, i turisti invadono la cittadina e il pozzo va in tilt

Al contrario di quello che si poteva prospettare a inizio stagione, soprattutto in questa settimana di ferragosto, Tropea è letteralmente invasa da turisti e ciò ha anche ripercussioni sul sistema idrico e fognario della cittadina.

«Non si è mai vista una via Carmine satura di macchine parcheggiate in quel modo e in ogni edificio di Tropea ci sono uno o due B&b, salvo rare eccezioni», incalza il sindaco Giovanni Macrì. «Questo non può non avere conseguenze sul consumo di acqua: a tale crescita esponenziale non può corrispondere un pari aumento di approvvigionamento idrico, per questioni strutturali». Tropea quest'anno si è dotata di un nuovo pozzo e la Sorical, a parte qualche guasto manifestatosi, sta fornendo l'acqua in modo costante. Ma le risorse materiali a disposizione sono limitate.

Lunedì scorso è successo che il maggiore pozzo che Tropea ha a disposizione, quello di Riace, è andato in tilt alle 8 di mattina a causa di un corto circuito che ha avuto ripercussioni gravissime sul motore che si è dovuto sostituire. Impresa non facile - come rilevato dal sindaco - in questo periodo dell'anno con molte aziende chiuse. Comunque la pompa è stata trovata, attraverso la ditta, a Nocera Terinese e in serata il pozzo è stato ripristinato». Tale criticità ha comportato l'erogazione di 12 litri in meno di acqua al secondo e ha determinato uno squilibrio significativo alla rete idrica: Riace serve fondamentalmente la parte bassa della rete. In mancanza di acqua da questo pozzo quella proveniente dalla parte alta confluisce naturalmente verso il basso, visto che il sistema di condutture è formato ad anelli comunicanti e ciò ha portato ad una oggettiva criticità, soprattutto nella zona del Carmine.

Per risolvere il problema, secondo Macrì, andrebbero costruiti altri pozzi e ampliata la rete idrica in maniera significativa in quanto l'aumento di fornitura da parte di Sorical potrebbe causare, per la pressione, lo scoppio delle condotte. «La rete comunale è fatiscente - spiega il primo cittadino - ed è in ferro per il 90%, formata da tubature perlopiù otturate: occorrono investimenti per decine di milioni di euro. Oltretutto, i collegamenti sono avvenuti senza alcun criterio per decenni per cui la situazione attuale manca di un quadro completo per essere ben analizzata». A rendere l'idea di quanto accade è la vicenda di un noto locale nel centro storico che, per motivi ancora ignoti, non si riesce a ben alimentare, nonostante tutte le utenze circostanti abbiano acqua a pressione sufficiente. Ogni unità immobiliare presenta dunque problemi singolari che spesso si faticano a comprendere. Ciò che emerge dall'analisi delle criticità idriche di Tropea è, quindi, che l'anarchia nei collegamenti idrici e fognari del passato presenta il conto oggi che la città dovrebbe massimizzare la propria efficienza.

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