Ore 11, ospedale di Soveria Mannelli. È l'ora in cui l'ufficio ticket si trasforma, come per incanto, in ufficio Cup, il centro per la prenotazione delle visite. Stesso ambiente, stesso sportello. La sola differenza è che all'unica operatrice che ha gestito il pagamento dei ticket se ne aggiunge un'altra, sembra sia un'infermiera che si presta alla bisogna, e gli sportelli diventano almeno due. Anche perché c'è ancora un bel po' di fila dei ticket da smaltire.
A dominare lo stanzone all'ingresso dell'ospedale c'è il caos più totale. C'è il dispensatore dei numerini, che potrebbero favorire un'attesa più rilassata, ma il display non funziona, bloccato su un improbabile numero uno.
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