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'Ndrangheta e slot machines in provincia di Crotone, in 19 scelgono l'abbreviato - Nomi

Diciannove dei ventuno indagati hanno chiesto di essere giudicati col rito abbreviato; mentre per altri due si procederà con l'iter ordinario. Già nella prima udienza preliminare del procedimento scaturito dall'inchiesta “Tisifone” della Dda di Catanzaro, tutti gli indagati hanno scelto il rito col quale vogliono essere giudicati.

L'operazione “Tisifone”, scrive la Gazzetta del Sud in edicola, venne alla luce lo scorso 20 dicembre con l'esecuzione da parte dei poliziotti della Squadra Mobile di Crotone di ventitré provvedimenti di fermo a carico di altrettanti soggetti, ritenuti appartenenti alle cosche di Isola di Capo Rizzuto, Papanice e Petilia Policastro.

Hanno chiesto il rito abbreviato: Salvatore Arena (28 anni), Gianfranco Calabretta (32), Antonio Capicchiano (41), Orlando Capicchiano (25), Salvatore Capicchiano (44), Alessandro Giardino (21), Antonio Lentini (20), Francesco Macrillò (26), Antonio Manfredi (19), Luigi Manfredi (21), Antonio Nicoscia (42, detto Macchietta), Antonio Nicoscia (31), Santo Claudio Papaleo (31), Carmine Serapide (31) e Seyum Brook (31), tutti di Isola di Capo Rizzuto; e poi: Rosario Curcio (59) e Tommaso Ierardi (41), entrambi di Petilia Policastro ed infine: Giovanni Muccari (30) e Rocco Devona (35), di Crotone. Il rito ordinario si profila per Antonio Gentile (51) e Giuseppe Gentile (44), di Isola di Capo Rizzuto.

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