La deadline è stata fissata nei prossimi giorni, quando l'esito di un vertice interistituzionale metterà definitivamente in moto la macchina degli sgomberi. Un'operazione delicata e dai contorni incerti tanto da richiedere un lavoro certosino ed effettuato finora sottotraccia da Palazzo De Nobili e dall'Aterp di Catanzaro, che stanno curando la regia del vasto piano di sfratti che interesserà le periferie a sud della città. Quartieri che da anni vivono la piaga dell'abusivismo sedimentato in un sottobosco di illegalità diffusa e microcriminalità.
Le attività di setaccio sono andate avanti per mesi scandagliando le ottanta famiglie abusive che a breve saranno sfrattate dagli edifici popolari di viale Isonzo, Aranceto e Germaneto.
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