Respingono la tesi di attacchi vessatori a quei dipendenti part-time che non hanno accettato il passaggio da 32 a 36 ore di lavoro settimanale e ribadiscono che ogni azione dell'azienda è volta a tutelare dipendenti e utenti. I vertici dell'Amc, l'azienda che si occupa del trasporto urbano, intervengono sulle polemiche che hanno riguardato proprio la fase del passaggio da 32 a 36 ore.
«Rispettiamo ciò che il consiglio comunale ha deliberato all'unanimità prima dell'estate» affermano l'amministratore unico Giorgio Margiotta e il direttore generale Marco Correggia. In sostanza, quella delibera ha autorizzato l'Amc all'incremento del monte ore ma con risorse dell'azienda, non riuscendo l'amministrazione comunale a reperire le ulteriori risorse necessarie per passare a 39 ore.
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