Si riparte con le ispezioni. Prima quella della delegazione regionale, ieri del pool inviato allo Jazzolino di Vibo dal ministro della Salute Roberto Speranza. Ispezioni, morti sospette e presunti o veri casi di malasanità restano però, di fatto, il triste trait d'union della sanità vibonese. Quella di ieri e questa di oggi.
Ispezioni che, molto spesso, arrivano a tragedie consumate, dopo il silenzio assordante che ha negli anni, ma anche di recente, avvolto i segnali di preoccupazione lanciati da medici, personale sanitario in genere e pazienti.
Insomma “attenzioni” che il più delle volte arrivano fuori tempo massimo e che sfondano le porte aperte di un ospedale che presenta tutti i suoi limiti ma dove c'è chi con impegno, professionalità e caparbietà va avanti e cerca, nonostante tutto, di dare assistenza e cure.
L'articolo completo nell'edizione odierna di Vibo della Gazzetta del Sud.
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