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Bracconaggio nel Vibonese, ferito un raro esemplare di astore

L'astore salvato

Un episodio di bracconaggio si è verificato oggi nelle campagne del Vibonese, in un bosco di pioppi nei pressi del fiume Mesima. Un giovane e rarissimo esemplare di Astore, un rapace diurno tipico dei boschi, è stato rinvenuto sul terreno, ormai incapace di volare a causa della frattura ad un’ala procurata da un pallino da caccia.

Ad accorgersi del grande rapace in difficoltà è stato un cercatore di funghi, Tommaso Daffinà, che, dopo averlo recuperato non senza difficoltà a causa dei poderosi artigli dell’Astore, si è messo in contatto con il responsabile scientifico del Wwf Vibo Valentia, Pino Paolillo, al quale il rapace è stato successivamente consegnato.

«Si tratta di un uccello molto raro da queste parti - ha sottolineato il naturalista - molto più raro di Gheppi e Poiane, anch’essi particolarmente protetti dalla legge, come tutti i rapaci diurni e notturni, ma che, come in questo caso, qualche sparatore dal grilletto facile non ha esitato a prendere di mira».

L’episodio rappresenta, secondo il Wwf, una ulteriore conferma della libertà di azione di cui gode chi non rispetta le leggi in materia di tutela della fauna selvatica e disciplina della caccia, anche in relazione all’assoluta scarsità di controlli nel settore della vigilanza venatoria. Se il povero astore non fosse stato avvistato dal cercatore di funghi, sarebbe morto miseramente: da qui l’invito del Wwf a tutte le Forze dell’Ordine affinchè, specialmente in questo periodo caratterizzato dall’arrivo di cacciatori provenienti da altre regioni, vengano intensificati i servizi di vigilanza sia in funzione preventiva che repressiva. Il Wwf, in una nota stampa, ricorda che la fauna selvatica costituisce patrimonio di tutta la collettività nazionale.

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