Una bomba artigianale, munizioni e droga sono state sequestrate dalla Polizia a Lamezia Terme. Il rinvenimento risale alla mattinata di ieri quando, in contrada Acquadauzano, gli agenti del locale commissariato, all'interno di un casolare completamente abbandonato con la porta aperta e diverse finestre mancanti, hanno trovato sul pavimento foglie di cannabis indica, in stato di decomposizione, e diversi fili stesi e canne di bambù, utili per l’essiccazione delle piante.
Il controllo è stato esteso a una struttura in legno e blocchi posta accanto al casolare, probabilmente utilizzata in passato come ricovero per animali. All'interno, adagiato a terra in prossimità di una nicchia, c'era un ordigno artigianale confezionato all’interno di in una bottiglia in vetro, dalla quale fuoriusciva una miccia di circa dieci centimetri. Accanto all’ordigno cinque cartucce per pistola calibro 357 magnum.
I rilievi effettuati dal nucleo regionale artificieri della Questura di Catanzaro e dalla polizia scientifica, hanno confermato il potenziale esplosivo dell’ordigno. La procura della Repubblica di Lamezia Terme ha disposto che i luoghi fossero messi in sicurezza, con la rimozione di tutto il materiale rinvenuto e la distruzione dell’ordigno che è stato prelevato, trasportato e custodito dagli artificieri della Polizia di Stato per la successiva distruzione.
Nella stessa giornata gli agenti hanno effettuato, nelle zone periferiche e montane della città, con l’ausilio del Gruppo Cinofili di Vibo Valentia e del Reparto Prevenzione Crimine Calabria, un servizio mirato, con l’ausilio del cane antidroga Max. Nel corso del servizio, il cane è andato verso due bidoni in plastica celati all'interno di un grosso cespuglio di rovi nell'alveo di un torrente. I bidoni contenevano alcuni sacchi di plastica di colore nero con all’interno materiale erbaceo essiccato, del peso complessivo di 4,207 kg di marijuana.
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