Luigi Amoruso, il 50enne che nel dicembre 2018 aggredì a colpi di cacciavite la dottoressa Maria Calindro nel parcheggio dell'ospedale “San Giovanni di Dio” di Crotone, dove il medico lavora nel reparto di Medicina interna, è stato ritenuto «capace di partecipare al processo». Contestualmente all'uomo, giudicato «socialmente pericoloso», è stata «confermata la capacità di intendere e volere», la quale però, al momento dell'aggressione, è «grandemente scemata». Sono queste le conclusioni della perizia psichiatrica fornita ieri nell'udienza del procedimento che si sta svolgendo col rito abbreviato. Al 50enne, attualmente detenuto in carcere, la Procura contesta il reato di tentato omicidio, aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud - edizione di Catanzaro in edicola.