Dopo il cassone della vergogna sulla banchina del porto, per ciò che concerne lo smaltimento dei rifiuti nel quartiere marinaro di Catanzaro la situazione resta delicata. A due passi dal mare l'immondizia è raccolta in cumuli enormi e dall'odore nauseabondo. Accatastato ai muri c'è di tutto: altro che raccolta differenziata. L'attivista di Fare per Catanzaro Stefano Veraldi sogna i cassonetti, differenziati per colori, dotati di scheda magnetica. Il sogno di pagare il servizio di smaltimento dei rifiuti non in base alla composizione del nucleo familiare o alla grandezza dell'immobile, bensì in base alla spazzatura prodotta. Così cambia il costo della Tari, così chi differenzia correttamente viene premiato in modo tangibile. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud - edizione di Catanzaro in edicola.