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La morte di Nicola Arcella, lutto cittadino a Stefanaconi per i funerali

Nicola Arcella

Si terranno domani alle 15.30 i funerali di Nicola Arcella, il 58enne impiegato comunale di Stefanaconi che sabato mattina si era dato fuoco nel cimitero del paese. Per lui, il sindaco del piccolo centro a pochi chilometri del capoluogo di provincia, ha proclamato il lutto cittadino ed ha aperto le porte della Sala del Consiglio comunale per allestire la camera ardente, in cui la salma arriverà nella mattina di venerdì.

Nicola Arcella, infatti, oltre a svolgere il suo lavoro all’interno dell’ente, aveva ricoperto il ruolo di consigliere comunale ed anche di assessore, ed era inoltre molto conosciuto ed apprezzato per il suo impegno civile e sociale che nel corso degli anni lo ha reso protagonista di molte iniziative.

Nel frattempo, proprio in virtù dell’attività politica e di militante tra le fila della sinistra e del sindacato, non sono mancati i messaggi di cordoglio, l’ultimo saluto al “compagno” di lotte. «Il compagno Nicola Arcella non è più con noi. La sua tragica decisione di mettere un punto alla sua vicenda umana – è il messaggio dell’Anpi di Vibo Valentia, l’associazione dei partigiani - è per noi motivo di profondo, lacerante dolore. Il vuoto che lascia in ognuno di noi non è in alcun modo colmabile: non basta ripetersi che la vita continua, quel vuoto è li come una ferita profonda che neanche il tempo riuscirà mai a cicatrizzare completamente. Ci mancherà il suo sorriso, la gentilezza, la generosità e la tenace coerenza nel suo impegno civile e politico. Addio amico caro, e che la terra ti sia davvero lieve».

Un ultimo commiato che è arrivato anche dalla segreteria della Cgil Area Vasta di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, sindacato a cui Nicola Arcella era iscritto da molti anni: «L’immatura morte del compagno Nicola Arcella ci addolora profondamente e ci lascia sgomenti. Nicola era anche un iscritto militante della nostra organizzazione e non faceva mai mancare, nelle riunioni e incontri dedicati, il suo pensiero, la sua acuta e lucida riflessione. Sempre presente, impegnato e attivo nelle tante battaglie sui diritti sociali e civili portati avanti dalla nostra organizzazione e non solo.

Questa morte - conclude la nota della Cgil - così inaspettata rappresenta un monito per tutti soprattutto in direzione di una più incisiva battaglia per il lavoro, i diritti e le tante fragilità economico-sociali esistenti nella società . Ci stringiamo con sentimento di grande rispetto per il gesto di Nicola e siamo vicini al profondo dolore della famiglia alla quale non faremo certo mancare la nostra fattiva vicinanza».

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