Buste, frammenti di mattoni, tessuti, asfalti stradali, materiali da demolizione, rifiuti urbani comuni, pneumatici fuori uso, batteria al piombo, fusti d'olio, farmaci scaduti. Sono tonnellate i rifiuti sotterrati negli ultimi quindi canni nel Lametino. Gettati in grosse buche poi ricoperte di terra e dove sopra qualcuna anche piantato alberi di ulivo e vigneti.
Discariche abusive scoperte in localià Bagni a Lamezia e in località San Sidero "Cava Parisi" nel comune di Gizzeria che hanno accolto nel loro ventre rifiuti provenienti da tutta Italia. E' quanto ha scoperto la Polizia di Stato che, in poco meno di un anno, è riuscita a ricostruire l'avvelenamento dei terreni del Lametino.
L'indagine è sfociata in un due ordinanze emesse su richiesta della Dda di Catanzaro (per traffico illecito di rifiuti) e della Procura della Repubblica di Lamezia per inquinamento ambientale: 20 le misure cautelari nei confronti di altrettanti indagati, 8 persone sono finite in carcere, 7 ai domiciliari e 5 sono sottoposti all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
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