I carabinieri forestali di Crotone hanno denunciato il rappresentante di un’impresa agricola che sversava illegalmente i reflui di un frantoio oleario in un corso d’acqua naturale nel territorio di Cirò. I militari hanno individuato il frantoio seguendo le tracce lasciate dalle morchie lungo il corso d’acqua.
In prossimità della foce del fosso Pagliarelle, un corso d’acqua nel territorio del comune di Cirò, i militari avevano notato la presenza di residui scuri sul fondo. Insospettiti dalla presenza diffusa sono risaliti lungo l’alveo, sempre seguendo la traccia lasciata dai residui.
Alla traccia visiva si è aggiunta presto quella olfattiva, svelando che quanto osservato non erano altro che reflui della molitura di un frantoio oleario. I militari sono così giunti ad una vasca quadrata di dieci metri di lato e profonda tre, con un orifizio alla base otturato con un palo con l’interposizione della tela di un sacco. La stessa era collegata ad un frantoio oleario tramite una conduttura interrata.
Secondo gli accertamenti, i rifiuti liquidi erano da ricondurre all’attività del frantoio. Le acque di vegetazione e i reflui provenienti dalle attività di molitura, invece di essere reimpiegate agronomicamente - così come dichiarato dai gestori del frantoio - erano sversati abusivamente nel corso d’acqua.
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