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Omicidio Soriano, la tesi della Dda di Catanzaro: furono i boss Accorinti e Razionale

Saverio Razionale

Dopo anni di silenzio, la Dda di Catanzaro ritiene di aver fatto luce su uno dei cold case che hanno caratterizzato gli anni '90 del territorio vibonese: l'uccisione di Roberto Soriano, esponente di spicco dell’omonima famiglia di Pizzinni di Filandari, il cui cadavere non è mai stato trovato.

E a farlo, secondo l’ipotesi accusatoria, sarebbero stati i boss Giuseppe Antonio Accorinti (di Zungri) e Saverio Razionale (di San Gregorio d’Ippona) in concorso con altri soggetti non identificati.

Roberto Soriano sparì per "lupara bianca" il 6 agosto del 1996 insieme ad Antonio Lo Giudice (il cui cadavere invece fu rinvenuto). Un duplice omicidio correlato al fatto che Soriano, secondo l’accusa, era stato ritenuto responsabile da Razionale di aver attentato alla sua vita il 25 settembre del 1995 a Briatico su mandato di Giuseppe Mancuso detto "Mbrogghia", il quale aveva precedentemente richiesto allo stesso Razionale di partecipare all’omicidio da lui organizzato di Accorinti.

Un progetto che naufragò in quanto Razionale lo rivelò alla vittima designata generando, così, la sua vendetta. Ad entrambi viene contestata l’aggravante della premeditazione e di aver commesso il fatto al fine di agevolare l’attività delle 'ndrine guidate dai due indagati.

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