Clan infiltrati nelle istituzioni, corruzione e interi quartieri divenuti “fortini” della criminalità. La Questura di Catanzaro traccia un quadro a tinte fosche del territorio nel bilancio sociale presentato ieri dal questore Amalia Di Ruocco. «In Calabria - si legge nel documento - politica, burocrazia e criminalità organizzata sono unite da legami e rapporti di affari e convenienza, rendendo possibile un sistema illecito che ha compromesso il corretto impiego di risorse pubbliche». Lo rileva il «bilancio sociale» 2019 della Questura di Catanzaro, presentato oggi in una conferenza stampa dal questore, Amalia Di Ruocco. L’attività investigativa si spiega nel documento ha dimostrato «una spiccata capacità delle cosche di infiltrarsi negli apparati amministrativi degli enti pubblici». L'articolo completo nell'edizione odierna di Catanzaro della Gazzetta del Sud.