È stato sciolto per infiltrazioni mafiose il Comune di Pizzo. A decretarlo ieri sera è stato il Consiglio dei Ministri.
Il sindaco di Pizzo, Gianluca Callipo, è stato arrestato il 19 dicembre scorso nell’ambito dell’inchiesta Rinascita Scott.
Si è riunito alle 19.30 decidendo così l’epilogo dell’ente locale. È stato sciolto per 18 mesi (salvo proroga a 24) su consiglio del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Oltre allo scioglimento è stato altresì determinato l’affidamento ad una commissione di gestione straordinaria.
Dietro questa decisione ci sarebbero accertati condizionamenti di mafia. Per la città inizia adesso la gestione commissariale straordinaria, guidata sempre dal prefetto in quiescenza Antonio Reppucci già coadiuvato dal sub commissario Cettina Pennisi.
E nei prossimi giorni a loro si unirà un ulteriore collega. Inoltre, adesso sarà valutata anche l’incandidabilità degli ex inquilini di Palazzo San Giorgio che, nell’eventualità, non potranno candidarsi per due legislature in tutta la Penisola.
Intanto il consiglio regionale di Anci Calabria (alla quale aderiscono 341 Comuni), riunito a Catanzaro, ha preso atto della decadenza del presidente, Gianluca Callipo, a seguito della efficacia delle sue dimissioni da sindaco di Pizzo.
L'Anci, rimasta senza presidente, ha fissato per il prossimo 3 aprile l'assemblea congressuale a Lamezia Terme Centrale per eleggere i nuovi vertici.
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