Diventa definitiva la condanna a cinque anni e quattro mesi di reclusione nei confronti di Angelo Viscomi, ventinovenne residente a Belcastro, nella zona marina, accusato di omicidio preterintenzionale per aver colpito Salvatore Gidari, ferroviere di 56 anni deceduto dopo ventitré giorni di coma.
La Corte di Cassazione ha infatti depositato le motivazioni della sentenza con cui ha ritenuto inammissibile il ricorso presentato dalla difesa di Viscomi rappresentata dagli avvocati Viscomi e Funaro (la parte civile era rappresentata dall'avvocato Aldo Casalinuovo).
Per i giudici della Cassazione «la Corte di appello ha perfettamente ricostruito la sequenza degli avvenimenti, dando conto sia della visione diretta dei filmati delle telecamere di sorveglianza, che del vaglio delle fonti testimoniali, evidenziando che la persona offesa era caduta a seguito di un'azione eteroaggressiva dell'imputato».
L'articolo completo nell'edizione odierna di Catanzaro della Gazzetta del Sud.
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