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Casa-focolaio a Chiaravalle, salgono a 22 i morti: ci sono anche i primi guariti

La "Domus Aurea" di Chiaravalle

Ancora morti tra gli anziani ospiti della “Domus Aurea” a Chiaravalle. Una vecchietta, 100 anni il prossimo mese di luglio, di Torre di Ruggiero è l'ultima di una lista, piuttosto lunga. La numero 22 dal giorno in cui è scoppiata l'epidemia dentro i reparti della Rsa. La notizia è arrivata nel giorno in cui si sono registrati i primi guariti da coronavirus. Sono dipendenti della casa di riposo della “Domus Aurea”, dove si è sprigionato il focolaio che ha avuto come bilancio 22 decessi e 73 positivi al tampone. L'azienda sanitaria provinciale di Catanzaro che ha eseguito i controlli sui dieci ospiti della struttura “Città Solidale” di Catanzaro lido ha certificato la non positività per una operatrice socio sanitaria di Chiaravalle Centrale, per il cuoco di Vallefiorita e di un'altra operatrice residente a Serra San Bruno.

L'accoglienza del gruppo dei dieci dipendenti era stata garantita da don Piero Puglisi che dal 24 di marzo scorso si sta occupando attivamente dei dipendenti della struttura. Azienda sanitaria provinciale che proprio ieri ha completato i tamponi per medici, paramedici e personale amministrativo della Casa della Salute. 70 i prelievi effettuati nella struttura che dopo l'esplosione dei contagi, ha ridotto notevolmente il numero delle prestazioni e limitato l'accesso alla gente.

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Catanzaro

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