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Pesca di frodo e novellame, sanzioni e sequestri a Strongoli, Capo Rizzuto e Davoli

È duplice l’attività della Guardia costiera impegnata nei controlli a terra e a mare per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19 nell’ambito dei dispositivi di Ordine Pubblico disposti dalle Prefetture.

Pesanti le sanzioni comminate ieri dagli uomini della Capitaneria di porto di Crotone. I militari, nel corso dei controlli via terra, hanno intercettato e fermato, nel comune di Strongoli, un furgone che trasportava 35 cassette contenenti circa 150 kg di novellame di sarda (cosiddetto bianchetto). Il prodotto ittico, di taglia inferiore alla taglia minima consentita per legge, era stato da poco sbarcato illegalmente ed era destinato alla vendita locale nel mercato nero del pesce. Il conducente del veicolo, che circolava non osservando i divieti imposti dall’emergenza coronavirus, è stato sanzionato per la detenzione e trasporto del prodotto ittico illegale con una pesante sanzione amm.va di 10 mila euro oltre al contestuale sequestro del pescato, nonché, per la violazione delle misure anti contagio, con una ulteriore sanzione amministrativa di 533 euro. I militari della Guardia costiera di Crotone hanno poi sottoposto il prodotto ittico al controllo igienico-sanitario dei veterinari dell’ASP di Crotone che lo hanno dichiarato non idoneo al consumo umano. Il pescato è stato, pertanto, distrutto.

In mare, invece, le motovedette della Guardia costiera, impegnate ieri nelle attività di controllo, hanno svolto un doppio pattugliamento, nelle zona di mare a sud di Crotone e nelle acque a nord di Catanzaro. Nel corso dei controlli, è stata intercettata nell’Area Marina Protetta di Capo Rizzuto un’imbarcazione da diporto con tre occupanti intenti in attività di pesca di frodo in apnea in una zona a particolare tutela ambientale. Nei confronti di uno dei diportisti, ben equipaggiato e pronto all’immersione, sono state comminate 2 sanzioni amministrative per un totale di 200 euro per aver pescato in Area Marina Protetta e per non aver utilizzato i prescritti segnalamenti di sicurezza da impiegare in caso di immersione, oltre al sequestro di 4 fucili da pesca, di ulteriore attrezzatura da sub e del prodotto ittico pescato.

Anche in questo caso, i 3 diportisti sono stati sanzionati per la violazione delle misure anti contagio, con 3 sanzioni distinte da 400 euro ciascuna. Un altro diportista, fermato mentre era in attività ricreativa, è stato sanzionato, per lo stesso motivo, dalla motovedetta dell’Ufficio Locale marittimo di Catanzaro nelle acque antistanti il comune di Davoli.

Nei prossimi giorni i controlli proseguiranno, sia in mare che a terra, al fine di verificare il rispetto delle misure imposte dall’emergenza nazionale ”Coronavirus” nonché della normativa in materia di sicurezza e tutela del mare.

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