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Catanzaro, da equipe Malattie infettive "Mater Domini" 5 regole da seguire per battere virus

“Aceto” per guarire dal coronavirus. Una barzelletta? No, è l'acronimo coniato dall'équipe dell'Unità operativa di Malattie infettive del “Mater Domini” di Catanzaro, diretta dal professore Carlo Torti. A spiegarlo è proprio il direttore: «A come acqua, vale a dire l'idratazione necessaria per ogni assistito; C come cortisone, nelle fasi di insufficienza respiratoria severa; E come Eparina, per prevenire o trattare le trombosi; T come Terapia quale Tocilizumab, utilizzato per bloccare il processo infiammatorio, O come ossigeno, il cui apporto deve essere assicurato. La terapia varia, ovviamente, a seconda delle caratteristiche del paziente».

Al momento, nella Uoc di Malattie infettive del policlinico vi sono 44 pazienti, in gran parte provenienti dalla casa di cura di Chiaravalle. La maggior parte sono anziani, con patologie già di base, che hanno ripreso la loro condizione originaria, sono guariti dal Covid-19 e presto verranno trasferiti in un'altra sede stabilita dalla Regione o ritorneranno con le loro famiglie.

Risultati importanti dietro ai quali c'è il lavoro di una grande squadra: «È doveroso - prosegue Torti - ringraziare infermieri, caposala, operatori socio-sanitari, i dirigenti medici volontari e anche gli addetti alle pulizie e ai servizi, quali farmacia e ufficio tecnico. E poi il rettore, i direttori dell'Azienda e il professore Trecarichi che ha condiviso il coordinamento. La mia Unità operativa - specifica il direttore - disponeva di due posti letto. È stato fatto uno sforzo rapidissimo per far fronte alle esigenze. L'équipe ha realizzato un lavoro eccellente ma anche molto pesante, considerando che i pazienti della “Domus Aurea”, quasi tutti allettati, sono stati trattati e considerati come nonni. La squadra si è arricchita di alcuni medici universitari, tra cui anche il professore Amerigo Giudice e la dottoressa Mazzitelli, e degli studenti degli ultimi anni delle scuole di specializzazione in Pneumologia, Malattie infettive e Medicina interna".

"Si è creato un modello assistenziale multidisciplinare vincente, da consolidare per il futuro. È fondamentale ora - aggiunge Torti - fare delle campagne di screening e terapia precoce sulla base dei sintomi e poi effettuare la mappatura di tutti coloro che sono entrati in contatto con il virus grazie alla ricerca degli anticorpi. È necessario prolungare le restrizioni. Il virus non se ne andrà facilmente e, dopo l'estate, con l'arrivo del freddo, potrebbe tornare».

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